La città - Calatafimi
Calatafimi sorge su due colli, in un territorio compreso tra Alcamo e Salemi.
Il mito la vorrebbe fondata da Aceste, giunto in Sicilia insieme ad alcuni troiani scampati alla distruzione. Le fonti ne accertano l’esistenza già in epoca romana ed il nome, sulla cui origine ancora si discute, ne testimonia la dominazione araba. Conquistata poi dai Normanni, entrò a far parte del regio demanio.
Nella prima metà dell’800, la città prese parte ai tentativi insurrezionali dei siciliani contro l’aspro governo borbonico e, nel 1860, fu teatro della dura battaglia tra i Mille di Garibaldi e i Borboni che diede il via alla liberazione della Sicilia.
Le chiese - Costruita nel XV secolo, la Chiesa Madre è una delle chiese più antiche e più belle della città. L’origine rinascimentale della facciata è stata offuscata dai successivi interventi. L’interno, tre navate sorrette da colonne, conserva diversi stucchi e un interessante polittico marmoreo dei primi del ‘500.
Bella anche la settecentesca Chiesa del SS. Crocifisso. L’esterno, molto semplice nella sua composizione neoclassica, custodisce una struttura interna molto più sofisticata: con i suoi affreschi, gli stucchi dorati e i marmi policromi dell’altare si fa espressione di un barocco che tarda a svanire.
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