La Storia - Erice
Antica e importante città, Erice ha ancora oggi tutto il fascino di una cittadina medioevale.
Secondo Tucidide, Erice fu fondata da alcuni abitanti di Troia che si rifugiarono qui dopo che la loro città venne distrutta. Nacque così il popolo degli Elimi, di cui Erice divenne, insieme a Segesta, il centro più importante. La città passò poi sotto l'influenza dei Cartaginesi fino a che non fu distrutta, nel corso della prima guerra punica, rendendo necessario il trasferimento degli abitanti a Drepanon, l’odierna Trapani.
Proprio durante la guerra, il generale Amilcare ne dispose la fortificazione. Le mura furono costruite seguendo il crinale della montagna e utilizzando la sua stessa pietra: in questo modo le fortificazioni, che resero inespugnabile la città, appaiono alla vista come la naturale continuazione della montagna.
I Romani la conquistarono nel 248 a.C. e ne riportarono all'antico splendore il tempio, già famoso allora, che i Cartaginesi avevano destinato alla dea Astarte e che essi dedicarono a Venere. La fama di Venere Ericina divenne tale che le venne dedicato un tempio anche a Roma ed il suo culto si diffuse in tutto il Mediterraneo. Il monte Eryx serviva da punto di riferimento per i navigatori dei quali Venere divenne ben presto la protettrice: nella notte, un grande fuoco acceso nell'area sacra fungeva da faro per chi si avvicinava dal mare. La Città seguì poi le vicissitudini storiche di tutta l'isola: fu bizantina, araba e normanna. Durante la dominazione normanna fu costruito il famoso Castello. Nel corso del Medioevo vi furono edificate le numerose chiese e i conventi che caratterizzano ancora oggi l’assetto della città.
|