Capperi di Pantelleria - Pantelleria
Pantelleria è la patria dei Capperi.
Il terreno di origine vulcanica e il clima di Pantelleria, caldo e ventoso, hanno favorito l’ampio sviluppo di questa pianta, donandole un gusto e un odore che l’hanno resa particolarmente rinomata.
La pianta del cappero appartiene alla famiglia delle capparidacee. Essa cresce spontanea o coltivata, sulle rocce e le scogliere di alcune regioni mediterranee, favorevoli per il loro clima caldo umido: qui, anche durante l’estate o nei periodi di siccità, le pietre mantengono umide le radici e il cappero può prosperare.
Il cappero, con il suo tronco legnoso e le parti superiori erbacee, raggiunge un’altezza media di 30-50 cm, ha foglie tondeggianti e carnose di color verde scuro, con sfumature rossastre. I bei boccioli dalla delicata colorazione bianco-rosa devono essere raccolti tra maggio e agosto, non appena germogliano. La maturazione avverrà in seguito, durante la lavorazione.
I giovani frutti, i cetrioli, sono tenuti in salamoia per circa una settimana per essere poi deposti in grandi tini di legno con sale marino grosso, per eliminare il sapore amaro. L'acqua rilasciata, col sale sciolto, forma una salamoia satura, che favorisce la maturazione. I capperi ben scolati che vengono collocati in un altro tino, con aggiunta di altro sale, rimescolati per altri dieci giorni, sono pronti per essere consumati. Il miglior modo di conservarli è metterli in contenitori di vetro a chiusura ermetica, con una abbondante quantità di sale marino che serve a mantenere la loro umidità.
I capperi di Pantelleria hanno ottenuto il marchio Igp, l’Indicazione Geografica Protetta, riconoscimento attribuito solo al cappero proveniente da questa splendida isola.
Per il suo gusto molto particolare, il cappero è parte fondamentale della cucina mediterranea. E’ utilizzato in moltissime ricette, dall’aperitivo, alla pasta, al contorno. L’importante è lavarlo con acqua abbondante per eliminare il sale in eccesso.
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