Turismo Enogastronomico
I prodotti tipici della Provincia di Trapani sono tantissimi: spaziano dagli ingredienti che usiamo in cucina, come l’aglio rosso di Nubia, i capperi di Pantelleria, il sale e l’olio, ai dolci, fatti soprattutto a base di ricotta e pasta di mandorle.
La Valle del Belice inoltre è famosa per gli ottimi formaggi, in particolare la Vastedda del Belice, che potrete accompagnare con il pane nero di Castelvetrano.
Favignana è uno dei pochissimi posti in cui si pratica ancora la pesca del tonno in maniera tradizionale: qui potrete degustare quindi il Tonno fresco e tutti i prodotti che derivano dalla sua lavorazione: bottarga, ventresca, salame di tonno e molto altro ancora.
Siamo in un posto di mare: il pesce è naturalmente l’elemento principe della nostra cucina. A base di pesce è anche uno squisito piatto d’origine araba, forse uno dei più famosi della provincia: il cuscusu.
Ma al buon cibo è d’obbligo accoppiare sempre un buon vino.
E non si può certo dire che questo manchi: la Provincia di Trapani ha una superficie vitata vastissima!
Qui vengono prodotti degli ottimi vini a Denominazione d’Origine Controllata: l’Alcamo Doc, l’Erice Doc, il Salaparuta Doc e il celebre Marsala.

Il Couscous: simbolo della gastronomia locale
Piatto iconico della cucina siciliana, il couscous trova la sua massima espressione quando accompagnato dalla zuppa di pesce. Di origine araba, richiede una preparazione lunga e laboriosa e viene cotto a vapore nell’apposita “cuscusiera”. Tradizionalmente, viene servito insieme ai pesci e crostacei, cotti nel brodo utilizzato per insaporirlo.
Esistono numerose varianti locali di questa specialità:
- Couscous con carne di maiale e cavolfiore, una versione alternativa tipica del territorio.
- Couscous marsalese: preparato con lumache e verdure, oppure con tacchino o papera.
- Couscous di Castelvetrano: “si abbivira” (si bagna) con il ragù di castrato.
- Couscous mazarese: a base di pesce, accompagnato con zucchine, patate e carote lessate.
- Couscous pantesco (di Pantelleria): arricchito con verdure fritte.
Ogni variante racconta una tradizione e un territorio, rendendo questo piatto un autentico viaggio nei sapori della Sicilia occidentale.
La Pesca del Tonno nelle Coste Trapanesi: Tradizione e Gusto
La pesca del tonno lungo le coste trapanesi ha origini antichissime. A testimoniarlo sono i graffiti risalenti a 4.500 anni fa, rinvenuti nella Grotta del Genovese, sull’isola di Levanzo. Ancora oggi, questa attività viene praticata con il tradizionale sistema della tonnara, che affonda le radici nella storia della pesca siciliana.
Il tonno è da sempre un ingrediente fondamentale nella cucina locale, e nulla del suo corpo viene sprecato: ogni taglio è destinato a una specifica preparazione gastronomica, dando vita a un ricco repertorio di piatti della tradizione.
Le Preparazioni Tradizionali
- Tonno stufato: aromatizzato con aglio e menta, viene cotto nella salsa di pomodoro e utilizzato anche per condire la pasta.
- Tonno al forno: preparato con cipolla e vino, un piatto dal gusto intenso.
- Tonno alla griglia: le parti più grasse vengono arrostite e servite con salmoriglio, un condimento a base di olio extravergine d’oliva, succo di limone, origano, sale e pepe.
- Tunnina: il taglio più magro del tonno, perfetto per diverse preparazioni:
- Fritta con cipollata.
- In carpaccio, soprattutto a Favignana, dove viene esaltata dalle erbe aromatiche locali.
- In involtini, con pangrattato e pinoli.
- Polpette di tonno: preparate con la parte finale del pesce, vicino alla coda, e servite fritte o al ragù.
Le Specialità Conservate
Oltre al tonno fresco, la tradizione siciliana ha sviluppato una varietà di prodotti derivati dalla lavorazione e conservazione del pesce, vere e proprie prelibatezze:
- Uova di tonno: essiccate e salate, vengono consumate a fettine con olio extravergine d’oliva oppure sbriciolate sugli spaghetti.
- Bottarga di tonno: un insaccato salato pregiato, dal sapore deciso.
- Cuore di tonno salato: dal gusto intenso e ricercato.
- Tunnina salata: perfetta per antipasti e insalate.
- Ficazza: un salame di tonno dal sapore intenso, spesso leggermente piccante.
Queste specialità rappresentano un patrimonio gastronomico unico, che esprime la perfetta fusione tra tradizione e innovazione culinaria, raccontando la storia di un territorio in cui il mare e la pesca sono protagonisti indiscussi.
La ricotta, le mandorle e i canditi sono i protagonisti della pasticceria trapanese, un’arte antica che racchiude l’influenza di diverse culture e tradizioni. La produzione locale, oltre ai classici dolci siciliani, offre una varietà di specialità uniche, espressione di un territorio ricco di storia e gusto.
Dolci Tipici
🍑 Pesche – Due pagnottini di pan di Spagna, inzuppati di Alchermes e farciti con crema di ricotta.
🥔 Patate dolci – Piccole brioche ricoperte di pasta reale e ripiene di crema pasticcera, disponibile nelle varianti classica, al Marsala o al cioccolato.
🇪🇸 Spagnolette marsalesi – Pasta savoiarda ripiena di crema di ricotta.
🥟 Cassatelle (o ravioli, cappidduzzi) – Fagottini di pasta fritta, farciti con ricotta e cioccolato.
🍩 Sfinci – Ciambelline di farina e patate, servite con zucchero e cannella o miele.
Biscotti Tradizionali
🍪 Miliddi
🍪 Umberto
🍪 Regina
🍪 Taralli
🍪 Catalani
🍪 Sciambellette (savoiardi)
🍪 Mustazzoli, in diverse varianti: classici, al vino cotto, al miele
🍪 Biscotti con i fichi
🍪 Tagliancozzo marsalesi, preparati con mandorle
L’Influenza della Pasticceria Conventuale
L’antica tradizione pasticcera dei conventi di clausura ha arricchito ulteriormente il repertorio dolciario con prelibatezze uniche:
🍏 Frutta di Martorana – Dolcetti di pasta di mandorle finemente modellati e colorati per sembrare frutta vera.
🎀 Dolci di Riposto – Scrigni di pasta reale, ripieni di conserva di cedro e decorati con zucchero fondente colorato.
🌰 Dolcetti di pasta di mandorle, in svariate forme e aromi.
La pasticceria trapanese è un viaggio tra sapori autentici e profumi intensi, un’eredità che racconta secoli di storia, contaminazioni culturali e passione per il dolce.
Il Melone Giallo di Paceco è una varietà tipica coltivata in alcune zone della provincia di Trapani, particolarmente rinomata per il suo sapore intenso e la lunga conservabilità.
Caratteristiche distintive:
🍈 Buccia: giallo intenso o verde scuro.
🍈 Polpa: bianca, soda e compatta.
🍈 Sapore: dolce e deciso, con una nota rinfrescante.
La sua coltivazione risale ai tempi della dominazione romana, ma furono gli Arabi a introdurre e perfezionare le tecniche che resero questa produzione fiorente nel territorio.
Attualmente, il Melone Giallo di Paceco è in attesa del riconoscimento I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) da parte dell’Unione Europea, per valorizzare le sue qualità organolettiche uniche e il forte legame con il territorio.
La strada litoranea che collega Marsala a Trapani è fiancheggiata dalle suggestive saline, un paesaggio unico in cui la tradizione della raccolta del sale si tramanda da secoli. Percorrendo questa via, è possibile ammirare il processo di cristallizzazione e raccolta del sale, una pratica che ha origini antichissime.
Le montagne di sale, parzialmente coperte da tegole, creano un’atmosfera affascinante e senza tempo. I mulini a vento, con le loro pale rivestite di vele, sfruttano la forza del vento per:
- Trasferire l’acqua salmastra da una vasca all’altra.
- Macinare il sale, frantumandolo tra le mole di pietra.
Durante i mesi più caldi, l’acqua delle vasche, ricca di sale, evapora lasciando sul fondo uno strato di cristalli bianchi.
La raccolta del sale: un’antica tradizione artigianale
🧂 Periodo della raccolta: da giugno a settembre, i raccoglitori accumulano il sale in mucchi, che vengono poi ricoperti da tegole per proteggerlo dalla pioggia ed evitare che i cristalli si sciolgano e si riaggreghino.
🧂 Un sale naturale e ricco di proprietà:
Il sale di Trapani viene ancora prodotto con metodi artigianali risalenti all’epoca fenicia. Asciugato al sole, senza lavaggio né essiccazione artificiale, conserva tutte le sue proprietà naturali ed è particolarmente ricco di iodio, fluoro, potassio e magnesio.
Come ammirare il paesaggio delle saline
🔭 Il punto panoramico migliore per osservare la bellezza delle saline è Monte Erice, da cui si gode una vista spettacolare sull’intera costa.
🚗 Scendendo, si può percorrere la strada costiera che da Trapani corre parallela alla Statale 115, entrando così nella Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco.
📍 Altri punti d’interesse lungo il percorso:
- Torre Nubia
- Salina Grande, che introduce a un’altra spettacolare area di produzione del sale: la Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone di Marsala.
Lo Stagnone di Marsala: una laguna di straordinaria bellezza
La Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone di Marsala è un’area unica nel suo genere: una laguna di 2.000 ettari, la più grande della Sicilia, protetta dal mare aperto grazie alla presenza di quattro isole.
Il sale di Trapani nella gastronomia locale
🧂 Nonostante sia un prodotto semplice, il sale di Trapani gioca un ruolo fondamentale nella preparazione di molte specialità tipiche.
🐟 Salatura della bottarga e dei prodotti del tonno rosso
- L’isola di Favignana è famosa per la lavorazione della bottarga di tonno rosso, del cuore di tonno e del lattume.
- Gli esperti della lavorazione del tonno preferiscono utilizzare il sale marino di Trapani, che garantisce migliori risultati in termini di conservazione e intensità del profumo del prodotto finale.
Il sale di Trapani, oltre a essere un elemento essenziale della cucina locale, è anche un simbolo di una tradizione anticache ancora oggi affascina e incanta chiunque percorra questa meravigliosa costa.
L’Aglio Rosso di Nubia è uno dei prodotti tipici più rappresentativi della Sicilia Occidentale ed è attualmente in fase di riconoscimento per l’ottenimento del marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
La sua produzione è localizzata principalmente nella contrada di Nubia, ma si estende anche ad altri territori caratterizzati da terreni fertili e clima favorevole, nei comuni di Paceco, Trapani, Erice, Marsala e Salemi.
Coltivazione e Raccolta
🌱 Terreni: L’Aglio Rosso di Nubia viene coltivato su suoli prevalentemente argillosi, con filari paralleli distanziati di 65 cm l’uno dall’altro.
🌱 Semina: Avviene tra dicembre e metà febbraio, in base alle condizioni climatiche.
🌱 Raccolta: I bulbi vengono raccolti nei primi giorni di giugno, nelle ore fresche della notte o del mattino. Questa pratica consente di mantenere le foglie più umide, facilitando successivamente il lavoro manuale di intreccio delle piante.
Caratteristiche Uniche
🧄 Bulbo: Composto tipicamente da dodici bulbilli.
🧄 Tuniche esterne: Di colore bianco.
🧄 Tuniche interne: Di colore rosso vivo, da cui prende il nome.
Secondo la tradizione locale, l’Aglio Rosso di Nubia viene confezionato in grandi trecce, ognuna formata da cento bulbi, comunemente chiamati “teste”.
Grazie al suo gusto intenso e alle sue proprietà benefiche, questo aglio è apprezzato non solo in cucina, ma anche per il suo impiego nella medicina naturale e nelle tradizioni popolari siciliane.
I capperi di Pantelleria hanno trovato in questa isola vulcanica il loro habitat ideale, grazie alle particolari condizioni climatiche e ambientali. La pianta del cappero cresce spontaneamente sulle scogliere e sulle rocce, adattandosi perfettamente al terreno arido e impervio.
Da secoli, i contadini panteschi coltivano il cappero con sapienza e dedizione, piantandolo anche su suoli rocciosi e poco fertili, trasformando un ambiente ostile in una terra ricca di produzioni d’eccellenza.
Raccolta e Lavorazione
🗓 Periodo di raccolta: da maggio ad agosto, quando si raccolgono i boccioli floreali e i giovani frutti della pianta.
🧂 Lavorazione:
1️⃣ I capperi vengono posti in salamoia per circa una settimana.
2️⃣ Successivamente, vengono trasferiti in un nuovo contenitore con l’aggiunta di poco sale per completare il processo di conservazione.
Proprietà e Riconoscimenti
✅ I capperi di Pantelleria sono ricchi di sali minerali essenziali, come il potassio e il sodio.
✅ Grazie alle loro eccezionali caratteristiche organolettiche, hanno ottenuto il riconoscimento I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), a tutela della loro tipicità e qualità.
Dal loro sapore intenso e aromatico, i capperi di Pantelleria sono un ingrediente imprescindibile della cucina siciliana e mediterranea, rendendo unici piatti di pesce, carni, sughi e insalate.
La coltivazione degli ulivi nella zona di Castelvetrano ha origini antichissime, risalenti ai tempi della colonizzazione greca. Tra le varietà più prestigiose coltivate in questa terra, spicca la Nocellara del Belice, una delle olive più pregiate della Sicilia, prodotta sia nella variante verde che in quella nera.
Un Olivo, Due Destinazioni: Oliva da Tavola e Olio Extravergine
🥄 Oliva da mensa: le olive Nocellara del Belice sono perfette per il consumo a tavola e hanno ottenuto il riconoscimento D.O.P. (Denominazione d’Origine Protetta), a garanzia della loro autenticità e qualità.
🫒 Olio extravergine: dalle sue olive si ricava un olio dal colore verde intenso, con un aroma fruttato e leggermente piccante, espressione del perfetto equilibrio tra clima e suolo della zona.
Coltivazione e Raccolta
🌳 Altezza degli alberi: gli ulivi di Nocellara del Belice raggiungono solitamente circa 3 metri.
🌿 Forma di allevamento: il sistema più utilizzato è la potatura a vaso, che facilita la raccolta manuale delle olive.
🖐 Metodo di raccolta: si utilizza il metodo tradizionale della brucatura, ovvero la raccolta manuale dei frutti direttamente dai rami, per preservarne l’integrità e la qualità.
Come Gustarlo al Meglio
L’olio extravergine di Nocellara del Belice può essere consumato:
- A crudo, per apprezzarne al meglio le sfumature aromatiche e fruttate.
- In cottura, per insaporire piatti della tradizione mediterranea.
- In insalate e pinzimonio, per esaltare la freschezza delle verdure.
Grazie alle sue caratteristiche uniche, questo olio ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, confermandosi una delle eccellenze più apprezzate nel panorama oleario siciliano e internazionale.
La Vastedda del Belice è un’eccellenza casearia unica nel suo genere: è infatti l’unico formaggio di pecora a pasta filata. Prodotta nella Valle del Belice, questa specialità nasce da una lunga tradizione pastorale e casearia, profondamente radicata nel territorio.
Come gustarla
🧀 Da sola, per apprezzarne il sapore autentico.
🫒 Con un filo di olio extravergine d’oliva, per esaltarne la delicatezza.
🥗 Per accompagnare insalate fresche, aggiungendo un tocco di gusto e morbidezza.
La Vastedda del Belice è un formaggio dal sapore delicato e leggermente acidulo, con una consistenza morbida ed elastica, perfetta per essere degustata in purezza o abbinata a piatti semplici della tradizione mediterranea.
Mazara del Vallo ospita il porto peschereccio più importante d’Italia, un punto di riferimento fondamentale per la pesca nel Mediterraneo.
Non è un caso che qui il pesce sia considerato un alimento quotidiano, protagonista della cucina locale. Tra le varietà più apprezzate spicca il pesce azzurro—come sarde e sgombri—che viene cucinato in mille modi diversi, esaltando la tradizione gastronomica siciliana.
Il Gambero Rosa: un’autentica eccellenza
🦐 Oltre al pesce azzurro, una menzione speciale merita il Gambero Rosa di Mazara, una vera delizia del mare, celebre per la sua carne dolce e saporita, perfetta per crudi, primi piatti e preparazioni raffinate.
La tradizione marinara di Mazara del Vallo si riflette nei suoi piatti, che raccontano la storia e la ricchezza di un territorio profondamente legato al mare.
Dal tipico colore scuro, il Pane Nero di Castelvetrano è un prodotto simbolo della panificazione tradizionale siciliana.
Nasce da un impasto ottenuto con farine di grani duri autoctoni, molite a pietra, secondo un metodo antico che preserva tutte le proprietà nutrizionali del frumento. Anche la cottura avviene in forni di pietra, esaltando il suo caratteristico aroma rustico e intenso.
Grazie alla lievitazione lunga e naturale, questo pane si distingue per:
- Consistenza compatta e fragrante.
- Alta digeribilità.
- Lunga conservazione, mantenendo intatto il suo sapore per diversi giorni.
Prodotto tipico della zona di Castelvetrano, il Pane Nero è un elemento imprescindibile della cucina locale, perfetto da gustare con olio extravergine d’oliva, formaggi e conserve tipiche siciliane.
🔗 Scopri di più sul Pane Nero di Castelvetrano: paneesaporicastelvetrano.it
La provincia di Trapani è una delle aree vitivinicole più importanti della Sicilia, con una lunga tradizione nella produzione di vini prestigiosi e rinomati. Dai bianchi e rossi D.O.C., ai vini liquorosi e passiti, questo territorio offre un’ampia varietà di eccellenze enologiche che raccontano la storia e il carattere unico della regione.
Alcamo D.O.C.
Il vino di Alcamo è documentato già dal 1549, quando un sommelier della Santa Sede lo inserì tra i vini più pregiatidell’epoca. Tuttavia, la sua notorietà si è diffusa oltre i confini regionali soprattutto a partire dal 1800, diventando uno dei simboli del territorio.
Oggi la D.O.C. Alcamo, grazie alla modifica del suo disciplinare, comprende una varietà di vini bianchi, rossi e rosati, esaltando la ricchezza dei vitigni autoctoni e internazionali coltivati nella zona.
Erice D.O.C.
L’Erice D.O.C. è una delle più recenti denominazioni della provincia di Trapani ed è il massimo riconoscimento per una delle aree vitivinicole più vocate della Sicilia.
📍 Zona di produzione: alle pendici del Monte Erice, tra i 200 e i 700 metri sul livello del mare.
🌬 Clima: caldo e asciutto, ma influenzato dalla brezza marina, con forti escursioni termiche che favoriscono una maturazione ottimale delle uve.
Grazie a queste particolari condizioni morfologiche e climatiche, l’area ha ottenuto il riconoscimento della D.O.C. a partire dalla vendemmia 2005.
Marsala D.O.C.
Il Marsala è il vino liquoroso più famoso al mondo ed è stato il primo vino della provincia a ricevere la tutela D.O.C..
🥃 Un vino storico:
- Il Marsala deve la sua notorietà agli inglesi, che ne intuirono le potenzialità nel 1773, grazie al commerciante John Woodhouse.
- Fu esportato in Gran Bretagna come “vino all’uso di Madera”, conquistando il palato dei britannici.
- Solo decenni dopo assunse il nome di Marsala, quando la famiglia Florio ne sottrasse la produzione al monopolio inglese, facendolo conoscere in tutto il mondo.
🔖 Tutela e produzione:
Oggi il Marsala D.O.C. è regolato da un rigido disciplinare, che ne limita la zona di produzione e i vitigni consentiti, garantendo la qualità di questo storico nettare.
🍷 Abbinamenti gastronomici:
Grazie alla sua versatilità, si abbina perfettamente con:
- Piatti della tradizione siciliana.
- Formaggi piccanti.
- Dolci a base di mandorla.
Salaparuta D.O.C.
Ultima nata tra le D.O.C. della provincia di Trapani, è entrata in vigore a partire dalla vendemmia 2006.
📍 Zona di produzione: i vigneti si trovano nel comune di Salaparuta, sulle colline che dominano la Valle del Belice, tra il fiume omonimo e le aree archeologiche di Segesta e Selinunte.
🍷 Tipologie di vino: comprende vini bianchi e rossi, ottenuti da vitigni selezionati, espressione del terroir unico di questa zona.
Passito di Pantelleria
Il Passito di Pantelleria è una vera sintesi del territorio in cui nasce: l’isola vulcanica di Pantelleria, estrema sentinella del Mediterraneo.
🌅 Caratteristiche organolettiche:
- Colore: giallo oro antico con venature ambrate.
- Profumo: sentori di frutta candita, fichi secchi, miele, cannella e zagara.
- Gusto: un equilibrio perfetto tra dolcezza generosa e raffinatezza aromatica.
🍇 Vitigno e produzione:
- Il vitigno Zibibbo fu introdotto dagli Arabi, originariamente per produrre uva passa.
- Le viti vengono allevate senza sostegno, in piccole conche scavate nel terreno, proteggendo i grappoli dal vento forte dell’isola.
- Dopo la raccolta, le uve vengono appassite al sole e successivamente aggiunte al mosto fresco in fermentazione.
🍷 Abbinamenti gastronomici:
Perfetto con:
- Cioccolato fondente.
- Dolci a base di ricotta.
- Dolci di mandorla.
- Formaggi erborinati.
Grazie alle particolari tecniche di vinificazione e affinamento, il Passito di Pantelleria è uno dei più prestigiosi vini da meditazione al mondo.