Turismo Nautico

L’Area Marina Protetta (AMP) Isole Egadi, con un’estensione di 53.992 ettari, è la riserva marina più grande del Mediterraneo. Situata di fronte alla costa nord-occidentale della Sicilia, circonda l’arcipelago egadino, comprendente le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone. Istituita nel 1991, dal 2001 è gestita, per conto del Ministero dell’Ambiente, dal Comune di Favignana. Si tratta di un’area ad altissima valenza dal punto di vista naturalistico: l’AMP comprende la prateria di Posidonia oceanica più estesa e meglio conservata del Mediterraneo (circa 7.700 ettari). La Posidonia, habitat protetto a livello internazionale, è considerata il polmone del Mediterraneo e riveste un ruolo cruciale per l’equilibrio dell’ecosistema marino: oltre a produrre ossigeno e assorbire CO2, contribuisce a mitigare l’erosione costiera attraverso la formazione delle banquette, strutture prodotte dallo spiaggiamento delle foglie morte a causa delle mareggiate; inoltre, ospita i giovanili di centinaia di specie di organismi, costituendo un vero e proprio asilo nido sottomarino. Nei fondali abbondano gli ambienti a coralligeno e precoralligeno e i marciapiedi a Vermetidi, ambienti delicati, nati dalla cementificazione dei gusci del mollusco Dendropoma petraeum, in associazione con alghe calcaree, che costituiscono formazioni a pelo d’acqua, lungo la costa. Numerosissime le grotte sommerse e semi sommerse.

Le Egadi, grazie a questa grande diversità di habitat, sono un’area ad elevatissima biodiversità: tra le specie animali protette, è stata di recente documentata la presenza della rarissima foca monaca, specie simbolo del Mediterraneo, già data per estinta in Italia; presenti anche la tartaruga marina Caretta caretta, varie specie di cetacei (tursiopi, stenelle e capodogli), alcune specie di squali e una importante colonia dell’Uccello delle tempeste, uccello marino endemico del Mediterraneo. La fauna ittica è ricca e variegata. Citiamo, tra le specie più famose, la cernia bruna, la cernia di fondale, la corvina, l’ombrina, gli sparidi, tra cui il dentice e il sarago faraone, e la ricciola.

Nell’AMP si contano 76 siti di immersioni subacquee, superficiali (ma con presenze di eccezionale valore), o profonde, in grotta, o su siti archeologici sottomarini (le Egadi furono teatro della celebre battaglia navale tra romani e cartaginesi, in un’area situata a nord-ovest di Levanzo). Molto praticati sono lo snorkeling e il sea-watching guidato. Molti itinerari subacquei dell’area marina protetta sono descritti in dettaglio sul sito web http://egadi.santateresa.enea.it.

L’Area Marina Protetta è suddivisa in quattro zone (A, B, C e D) a differente livello di protezione e con diverse possibilità d’accesso e limitazioni nella fruibilità. E’ assolutamente opportuno informarsi prima sulle regole; per informazioni e richieste di autorizzazione alle attività da esercitare all’interno dell’AMP: www.ampisoleegadi.it, autorizzazionionline.ampisoleegadi.it, info@ampisoleegadi.it; l’AMP è anche su Facebook.

L’Area Marina Protetta è membro di Federparchi, della rete MedPan, è gemellata con il Monterey Bay Marine Sanctuary (California, USA) e opera costantemente in sinergia con le maggiori associazioni ambientaliste italiane (Legambiente, WWF, Greenpeace, Marevivo, Lega Navale Italiana, CTS), nonché con le realtà locali (Scuola di vela Gulliver, Museo di Malacologia Sercia). Per l’AMP lavorano stabilmente circa 10 collaboratori, che salgono a 40-45 durante l’estate, quasi tutti giovani laureati provenienti dalla comunità delle isole o della costa prospiciente. L’Ente gestore ha avviato negli ultimi anni un processo di gestione, monitoraggio e controllo del territorio basato sulla partecipazione e condivisione degli stakeholders locali. Le mission istituzionali dell’AMP sono la tutela e la valorizzazione dell’ambiente marino, l’educazione ambientale, la sensibilizzazione e l’informazione dei fruitori, la ricerca e il monitoraggio, la gestione integrata della fascia costiera e la promozione dello sviluppo sostenibile, con particolare riferimento alla eco-compatibilità del turismo.

Tra i principali progetti e attività realizzate dall’AMP ricordiamo:il progetto MASTER, per il posizionamento di “dissuasori” antistrascico e ripopolanti, per ridurre l’impatto dello strascico illegale sotto costa che danneggia i fondali e depaupera le risorse ittiche; realizzato a Favignana e a Levanzo, ha prodotto eccezionali risultati (-50% abusi). La fase II del progetto, relativa a Levanzo e Marettimo, è attualmente in corso; l’istituzione di 14 campi ormeggio nelle 3 isole, per un totale di 150 gavitelli, attivi durante la stagione estiva, per evitare i danni ai fondali da parte delle ancore delle barche da diporto, garantendo però la sosta nelle cale più belle; il marchio per la certificazione ambientale dei servizi turistici (ricettività, ristorazione, noleggio barche, auto, moto e bici, visite guidate a mare, trasporto passeggeri a terra e a mare, pescaturismo, diving, stabilimenti balneari, servizi di ormeggio), realizzato con il supporto scientifico di ENEA, cui hanno aderito già 70 operatori del territorio; il progetto di monitoraggio delle specie protette “Vedette del mare”, con il coinvolgimento dei pescatori locali; la realizzazione dell’Osservatorio Foca Monaca nel Castello di Punta Troia a Marettimo, adibito a centro visite e a luogo per lo studio e il soggiorno dei ricercatori impegnati nel monitoraggio della specie; l’allestimento di un Centro di primo soccorso per le Tartarughe Marine a Favignana, gestito in collaborazione con WWF Italia e Legambiente; il progetto “Jellyrisk”, per il monitoraggio e la mitigazione delle proliferazioni di meduse lungo le zone costiere del Mediterraneo, con il posizionamento di 3 reti sperimentali anti-meduse;

il servizio di guide dell’AMP sulle moto-navi che effettuano trasporto passeggeri e crociere intorno alle isole; il “miglio blu di Marettimo”, una corsia protetta, lunga 1852 metri, per il nuoto libero e lo swimtrekking; la promozione del turismo responsabile e degli sport ecosostenibili, quali vela, windsurfing, kayak, swimtrekking, cicloturismo, trekking, climbing, triathlon.

Per info http://www.ampisoleegadi.it/

I porti della provincia di Trapani

Porto di trapani

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 38° 00’36” N – Long. 12° 29’49” E

Autorità Marittima: Capitaneria di Porto 0923 28900

>> STORIA DEL PORTO

Da sempre punto strategico del Mediterraneo, il porto di Trapani subì le diverse popolazioni che lo dominarono, come i Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani, Arabi trasformandosi via via fino a trovare un momento di grande splendore con i normanni di re Ruggero II che concesse la franchigia doganale per le imbarcazioni di tutte le nazioni. La sua superficie si estendeva per un Km entro terra, ma si andò restringendo di circa 30 ettari per la formazione delle saline nella parte interna. Dal 1885 al 1908 furono costruiti i pontili, i moli e le banchine, che però vennero distrutti dalla guerra e successivamente ricostruite.

>> DESCRIZIONE

Oggi il porto di Trapani è costituito da un avamposto, un porto mercantile, un porto peschereccio e un approdo turistico antistante il Viale Regina Elena protetto da un frangiflutti di 275 mt. Il porto ha la forma di una sacca con direzione E-W, ha una lunghezza di circa 2000 mt. e una larghezza che va dai 225 ai 450 mt. con una disponibilità di circa 200 posti barca; è composto da nove banchine (Garibaldi, Dogana, Marinella, Sommergibili, Isolella N, Isolella W, Isolella S, Ronciglio, Ronciglio Levante), due pontili ( del Ronciglio, Sanità) e una stazione marittima che si trova sul pontile della Sanità.

La città è esposta ai venti da Scirocco a Maestro. D’inverno predominano quelli del quarto e del secondo quadrante, soprattutto i venti da ponente. D’estate predominiano i venti del primo quadrante.

>> SERVIZI PORTUALI

Esistono due bacini galleggianti, numerosi scali di alaggio e officine meccaniche, un’impresa in grado di eseguire qualsiasi lavoro di manutenzione, sommozzatori idonei, una compagnia portuale che disimpegna le operazioni di carico e scarico, distributori di benzina e gasolio sulla banchina Marinella, rifornimento idrico sulla banchina Isolella ed inoltre servizi pilotaggio, rimorchio, salvataggio, antinquinamento e ormeggio.

Porto di Mazara del Vallo

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 37° 40’00” N – Long. 12° 34’30” E

Autorità Marittima: Capitaneria di Porto 0923 946388

>> STORIA DEL PORTO

Fin dai tempi più antichi, e soprattutto dai Fenici in poi, il bacino naturale creato dalla foce del fiume Mazaro ha rappresentato un’importante punto di riferimento per i traffici nel Mediterraneo. Intorno al 600 a.C, i Greci cominciarono ad usarlo anche come “Emporium” commerciale. Anche sotto la dominazione romana ha continuato a svolgere le stesse funzioni. Alcuni scavi di inizio secolo hanno portato alla luce due moli sommersi risalenti a questo periodo. Ma fu soprattutto grazie agli Arabi che il porto di Mazara acquistò importanza come uno dei principali porti dell’isola. Da allora divenne fulcro di attivi traffici commerciali tra la Sicilia, l’Africa e la Spagna.Tra ‘800 e ‘900 cominciò a formarsi la grande flotta peschereccia che oggi è composta da ben 4330 unità, tra imbarcazioni grandi e piccole. L’attività del porto e gli scambi commerciali che esso intrattiene sono oggi il motore della vita economica della città.

>> DESCRIZIONE

Il porto di Mazara si divide in tre bacini: porto canale, porto peschereccio e darsena. I primi due hanno dei fondali di -6 m ad eccezione di una zona indicata come “Secca Balata”, segnalata da due boe, che ha un fondale di -1,5 m. Le imbarcazioni in entrata nel porto canale devono lasciarla sulla propria sinistra, quelle in uscita sulla propria destra.
L’ingresso del porto è protetto da una diga antemurale e da due moli di levante e di ponente. Attenzione, in prossimità della diga e del molo di levante, alla “Secca Palamito”.
Durante l’estate prevalgono i venti di scirocco. Durante l’inverno quelli di libeccio e ponente che rendono l’entrata in porto più difficoltosa.

>> SERVIZI PORTUALI

Sono presenti diversi cantieri navali per la costruzione di scafi di medio tonnellaggio e numerose officine meccaniche attrezzate per ogni tipo di riparazione a scafi e motori.
Il bunkeraggio viene effettuato tramite autobotti dal locale Deposito Costiero.
Il rifornimento idrico di piccole imbarcazioni, è disponibile, lungo le banchine del molo C.te Caito, un attacco diretto alle prese d’acqua per navi superiori alle 500 TSL. Tramite autobotte al porto nuovo.
Non esistono distributori di combustile lungo le banchine. Tuttavia è possibile fare rifornimento nei distributori posti nelle vicinanze del porto.
Sono presenti sulla banchina prese per la corrente elettrica, distributori di acqua potabile e telefoni.Non esistono scali di alaggio per imbarcazioni da diporto.

Porto di Castellammare del Golfo

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 30° 02’N – Long. 12° 53’E

Autorità Marittima: Delegazione di Spiaggia

STORIA DEL PORTO

Del porto di Castellammare si ha notizia fin dal V secolo a.C. quando rappresentava l’Emporium, lo scalo commerciale, della fiorente città elima di Segesta. Da qui, gli Elimi intrattenevano rapporti commerciali con le navi straniere e l’emporium egestano divenne una delle più importanti stazioni fortificate del bacino settentrionale della Sicilia. Questo però seguì la sorte di Segesta e più volte si vide implicato prima nella guerra perenne tra questa e la nemica Selinunte e poi in quella tra Romani e Cartaginesi. Gli Arabi, con la costruzione di una tonnara, ne fecero un attivo centro commerciale. Anche in epoche successive, e soprattutto tra ‘600 e ’800, i commerci via mare rappresentarono la principale via di crescita e sviluppo della città.

DESCRIZIONE

Il porto di Castellammare si trova al centro del golfo omonimo, a metà strada fra il porto di Trapani e quello di Palermo. A levante, il Molo Castello è internamente banchinato e fornito di anelli da ormeggio. A ponente, si trovano il Molo Nord e la banchina adiacente di 130 m. Sulla riva di ponente sono presenti alcuni pontili galleggianti per le imbarcazioni da diporto.
Tra i due moli si estende la costa, a spiaggia o a scogli. I fondali sono buoni al centro dove raggiungono i 7 m e modesti presso la banchina di levante, dove quindi possono ormeggiare solo imbarcazioni di pescaggio non superiori ad un metro. Il Molo Castello è banchinato e munito di anelli di ormeggio internamente ma esternamente è inavvicinabile a causa di scogli pericolosi.
I pescherecci e le imbarcazioni da diporto attraccano nella banchina orientata a sud, munita di bitte e con fondali di 3-4 metri. Le banchine destinate alla pesca sono 2 illuminate da lampioni stradali. Il porto turistico, fornito di 11 pontili, ha a disposizione più di 500 posti barca.

SERVIZI PORTUALI

Uno scivolo con fronte a mare di 10 m permette di alare in secco piccole barche.
Sono presenti prese per il rifornimento idrico, prese per la corrente elettrica, distributori di carburante, servizi di ormeggio e bunkeraggio.

 

Porto di Bonagia – Valderice

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 38° 04’N – Long. 12° 35’E

Autorità marittima: Delegazione di spiaggia

DESCRIZIONE

Il piccolo porto di Bonagia si trova a soli 5 m a NE di Trapani, nella parte occidentale del golfo omonimo. E’ costituito da un piccolo molo frangiflutti, non banchinato, che si protende verso ponente per 60 m e da una banchina di riva, di circa 60 m, a sud della quale esiste uno scalo di alaggio per barche.

I fondali non superano 1,5 m e pertanto permettono l’ingresso al porticciolo solo a piccole imbarcazioni. Lo specchio d’acqua, che ha un’ampiezza di 10.500 mq, è aperto ai venti del quarto quadrante.


SERVIZI PORTUALI

Sono presenti attrezzature a terra per l’imbarco e lo sbarco e uno scalo d’alaggio a 350 m dal porto per piccole imbarcazioni.

Porto di San Vito lo Capo

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 38° 11’N – Long. 12° 44’ E

Autorità Marittima: Delegazione di spiaggia

DESCRIZIONE DEL PORTO

Il porto di S. Vito Lo Capo è situato in una baia sabbiosa e semicircolare chiusa tra Capo S. Vito e Punta di Solanto. E’ formato da un molo di sopraflutto a gomito di 430 m., orientato a levante e banchinato, e da un molo di sottoflutto di 180 m. orientato a NE e banchinato negli ultimi 80 m. Dal Molo Nord si dirama, in direzione SE, un altro molo della lunghezza di 90 m e banchinato a SW. E’ un ottimo rifugio anche per le grosse imbarcazioni da diporto.

I fondali, di sabbia e alghe, raggiungono gli 8 m.

venti principali sono levante e grecale.

Nel periodo estivo è molto frequentato da imbarcazioni da diporto.

Il porto turistico ha a disposizione 400 posti barca su 6 pontili. E offre anche servizi di luce, acqua e vigilanza notturna.

SERVIZI PORTUALI

Illuminazione e prese d’acqua, attrezzature per operazioni d’imbarco e sbarco, scalo d’alaggio, buncheraggio e riparazioni.

Porto di Marsala

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 37° 41’N – Long. 12° 25’ E

Autorità Marittima: Ufficio Circondariale Marittimo 0923 951184

>> STORIA DEL PORTO

Dopo la distruzione dell’avamposto punico di Mothia, gli abitanti si stabilirono sull’antistante promontorio di Lylibeo e da qui ripresero le loro attività economiche. La città fu, fin dagli esordi, un’importante centro commerciale la cui posizione strategica nel Mediterraneo ne fece oggetto di contesa tra Cartaginesi e Romani fino a che quest’utimi non ebbero la meglio con la vittoria della battaglia delle Egadi, nel 241 a.C. Decaduta con l’impero e devastata dai vandali, godette di un rinnovato interesse da parte degli Arabi che ne apprezzavano la posizione e le caratteristiche tanto da rinominare la città “porto di Alì” ( Marsa Alì da cui il nome attuale). Un ulteriore impulso commerciale seguì all’interesse degli inglesi per la vocazione vinicola della zona rendendo il porto di Marsala il punto di partenza per un’intensa attività commerciale. L’11 maggio 1860 nel porto di Marsala, tra le molte navi inglesi, si scorgevano anche le navi di Garibaldi e dei Mille.

>> DESCRIZIONE

Il porto di Marsala è delimitato da due moli curvilinei. La sua imboccatura è larga 200 m.
Il molo di levante è lungo 460 m ma solo 50 m sono banchinati e vi si possono affiancare piccole navi.
Il porticciolo turistico ha una disponibilità di 150 barche e un fondale massimo di 4 mt. Circa 5,5 miglia a nord, una boa segna il limite delle acque sicure.

>> SERVIZI PORTUALI

Sono presenti tre cantieri navali, due officine per la riparazione di motori e due scali di alaggio per pescherecci e motovelieri fino a 50 tonnellate.
Il rifornimenti idrico è possibile, solo nelle ore diurne, sia dalla banchina Piazzale dei Mille che da quella di Via dei Mille.
Due distributori di combustile sono situati sulla banchina di Via dei Mille e sul lato est del piazzale dei Mille.

Porto di Favignana – Isole Egadi

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 37° 56’ N – Long. 12° 19’ E

Autorità Marittima: Delegazione di Spiaggia 0923 92273

DESCRIZIONE

Il porto di Favignana si trova al centro della costa esposta a NE nell’insenatura di Cala Principale, di forma circolare, che si protende tra Punta S. Nicolae Punta Faraglione. All’estremità orientale, un molo, banchinato all’interno, si allunga in direzione NW per 110 m. : li attraccano i traghetti. Uno più piccolo, il Molo S. Bernardo, parte dalla radice del precedente e si allunga per 85 m. in direzione sud. E’ presente anche un pontile di 110 m che parte dal centro della riva e della Cala Principale e si protende per 110 m.

A levante del Molo S. Leonardo, c’è una darsena ben riparata. Il porto è frequentato da pescherecci, imbarcazioni da diporto, barche da pesca, barche della tonnara, navi traghetto e aliscafi di linea. I posti barca disponibili sono 100 di cui 30 per il transito.

Il Circolo Nautico Favignana (tel: 0923 922422) ha a disposizione 60 posti barca.
I fondali raggiungono i 7 m. Il fondo marino è fatto di sabbia, rocce e alghe. Lo sviluppo costiero è di 1800 m. di cui 450 banchinati.  L’accesso in porto è continuo. Bisogna fare attenzione ai venti provenienti da NNW e NNE.

Nel periodo della pesca del tonno, tra fine aprile e giugno, prestare la massima attenzione ai segnalamenti della tonnara in prossimità dello specchio d’acqua del Piazzale Marina.

SERVIZI PORTUALI

Sono presenti scali di alaggio e uno scivolo non attrezzato nella zona del porto turistico.
Sono disponibili servizi di ormeggio, bunkeraggio, riparazione, servizi turistici, agenti marittimi, soccorso e salvataggio.

Porto di Levanzo – Isole Egadi

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 37° 59’ N – Long. 12° 20’ E

Autorità marittima: Delegazione di spiaggia

DESCRIZIONE DEL PORTO

Il porto di Levanzo si apre sulla costa meridionale dell’isola.
E’ ricavato da una cala: la Cala Dogana. E’ costituito da un molo a gomito di 80 m, da una piccola banchina di riva adiacente e da una banchina aliscafi. Tra il molo e quest’ultima, il tratto costiero su cui affaccia l’abitato è prevalentemente roccioso, salvo una piccola spiaggia formatasi nella parte più interna sulla quale vengono tirate in secco le barche.
Il porto è frequentato da piccole barche da pesca, aliscafi e piccoli natanti che qui trovano un ottimo rifugio dai venti settentrionali. L’accesso in porto diventa pericoloso con venti da libeccio e scirocco.

I posti barca disponibili sono circa 15.

I fondali, roccioso e sabbiosi, raggiungono i 6 m.

SERVIZI PORTUALI

Il porto di Levanzo scarseggia di strutture e servizi. Sono presenti attrezzature per imbarco e sbarco, pilotaggio, soccorso e salvataggio.

Porto di Marettimo – Isole Egadi

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 37° 58’ N – Long. 12° 04’ E

Autorità Marittima: Delegazione di spiaggia

DESCRIZIONE DEL PORTO

L’isola di Marettimo ha due piccoli porticcioli.

Lo scalo vecchio si trova all’estremità nord del paese. E’ una cala in parte rocciosa e in parte a spiaggia, protetta a levante da un molo di 100 m., orientato a NNW e banchinato all’interno.  La cala ha un fondale limitato, circa 3 m., e presenta numerosi scogli affioranti al centro e sottocosta. Lo scalo vecchio costituisce un ottimo rifugio dai venti e dal mare del secondo e del terzo quadrante per piccole imbarcazioni. Ha a disposizione circa 20 posti barca di cui 10 per il transito. Bisogna fare attenzione alla presenza di secche e scogli affioranti entrando nel bacino portuale sulla dritta: tra Punta Mugnone e Cala Bianca esistono secche con fondali minimi di m 3.

I venti prevalenti sono tramontana e grecale.

Lo scalo nuovo è più grande e si trova all’estremità sud del paese. E’ costituito da un molo lungo 230 m. e orientato a SE, banchinato e con un ampio spiazzale adiacente, anch’esso banchinato. Internamente è posizionato un pontile galleggiante per le imbarcazioni da diporto. Qui approdano gli aliscafi e le navi traghetto. Il fondale raggiunge i 5 m ma bisogna fare attenzione ai bassi fondali a sinistra. Sono disponibili circa 60 posti barca.

I venti prevalenti soffiano da sud, est e sud-est.

SERVIZI PORTUALI

Attrezzature per imbarco e sbarco, scali di alaggio, pilotaggio, ormeggio, soccorso e salvataggio.

Porto di Pantelleria

Informazioni e cenni sul porto

Posizione geografica: Lat. 36° 47’N – Long. 12° 59’ E

Autorità Marittima: Ufficio Locale Marittimo 0923 911027

STORIA DEL PORTO

Sono stati i Fenici a costruire qui il primo grande porto, nel luogo in cui esso si trova ancora oggi. Le dominazioni successive però privilegiarono il carattere agricolo dell’isola a svantaggio delle attività marinare. I forti e frequenti venti che possono rendere difficoltoso l’approdo nell’isola spiegano l’appellativo di Figlia del Vento che le diedero gli Arabi.

In epoca fascista ricevette particolari attenzioni, per la sua importate posizione e fu fortificata. Ma, proprio per questo, durante il secondo conflitto mondiale, subì un pesante bombardamento. La costruzione del porto nuovo non è ancora stata terminata.

DESCRIZIONE

Il porto di Pantelleria è costituito da due bacini e i suoi fondali raggiungono i 6 m. di profondità.

Il porto vecchio è situato nella zona antistante il paese ed è delimitato dal Molo a Levante e dal Molo Nasi. Internamente vi sono tre banchine: Dogana, castello e Borgo Italia.
Vi si svolgono operazioni di carattere commerciale e vi possono sostare imbarcazioni da diporto e piccoli pescherecci. Ha a disposizione 50 posti barca di cui 10 riservati al transito.
Le banchine misurano 1.120 ml e, di questi, 285 sono operativi.
Attenzione ai ruderi del Molo Cartaginese, al centro del porto vecchio, poiché la linea di massi affioranti e allineati per NE-SW non sono segnalati e ostacolano la navigazione. L’accesso è possibile solo nelle ore diurne ed è necessario passare ad almeno 10 m. dalla testata del Molo a Levante

Il porto nuovo si trova nell’area di fronte Punta Croce. E’ delimitato dal Molo Nasi e dal Molo Cidonio. Vi sostano le M/V della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri, i motopescherecci, le imbarcazioni da diporto e le piccoli navi degli armatori. L’ingresso è limitato alle ore diurne. La banchina del porto nuovo ha una lunghezza di 900 m per gran parte operativi. I fondali variano da 3 a7 m. In più, ci sono due pontili galleggianti da 50 m. Ha a disposizione 80 posti barca di cui 10 riservati al transito.

Il porto di Scauri sorge nella parte SW dell’isola e ha uno specchio d’acqua di 22.500 mq. Vi si trovano 4 tratti di banchina che si allungano per 75 m. quello a S, 55 m. quello a W, 40 m.quello a NW e 75 m. quello a NNW. A quest’ultimo, sono ancorati 2 pontili galleggianti di 50 m.

L’ancoraggio davanti Pantelleria è difficile con venti da ponente e a greco. Si può ancorare a breve distanza dalla Diga Foranea ( porto nuovo). Il fondo, in sabbia e scogli, ben visibile con mare calmo, è un buon tenitore.

Il faro a lampi bianchi è ubicato sulla Punta S. Leonardo, a nord del paese.  Ha una portata di 15 m.

SERVIZI PORTUALI

Alla radice del Molo nasi si trova un cantiere per la costruzione e la riparazione di piccole imbarcazioni in legno. Una ditta locale si occupa dell’alaggio di unità fino a 20 tonnellate a mezzo di gru gommate. Un secondo ed un terzo scalo d’alaggio si trovano rispettivamente nel Porto Nuovo e nel porto di Scauri.

Il bunkeraggio, al Molo Nasi, avviene a mezzo autobotte sia per le navi che per i motopescherecci.

A poca distanza dallo stesso, sono a disposizione i distributori di benzina per le imbarcazioni da diporto a mezzo tanica.

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