Il tempio di Segesta
Il tempio di Segesta fu innalzato sulla cima di una collina isolata tra il 430 e il 420 a.C. Fu costruito in stile dorico, ad imitazione dei grandi templi greci, anche se qualche particolare ne svela un’origine diversa. La differenza più evidente è che a Segesta manca la cella: il cuore pulsante del tempio greco.
La mancanza della cella e del tetto nel teatro di Segesta hanno fatto discutere a lungo gli studiosi. Alcuni sostengono che il tempio è semplicemente rimasto incompleto. Altri invece giustificano la particolarità di Segesta con una ragione politica e culturale: i Segestani infatti non erano Greci, come i loro nemici di Selinunte, ma Elimi. Avevano quindi una religione diversa e abitudini diverse. E’ possibile pertanto che abbiano costruito un tempio, di stile greco e con maestranze greche, per competere con i loro acerrimi nemici ma che, in realtà, fosse solo una questione di apparenze. Dell’uso che gli Elimi facevano del tempio non si ha notizia.
Il peristilio è composto da 14 colonne sul lato e 6 frontali. Non vi sono decorazioni né il tempio si può definire grandissimo, se comparato agli altri templi della Magna. E’ tuttavia ugualmente spettacolare, soprattutto perchè lo si può ancora ammirare nella sua interezza.
Il tempio occupa da solo un’intera collina ed è perfettamente visibile anche da lontano.
Per arrivarvi bisogna lasciare i propri mezzi un po’ più in basso e percorrere a piedi un breve tratto in salita.
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