Acropoli, necropoli e templi a Pantelleria

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Archeologia Terrestre a Pantelleria

Probabilmente Pantelleria fu frequentata fin dal Neolitico (V millennio a.C.). L’isola era ricchissima di ossidiana, uno dei primi materiali usati per la costruzione di oggetti, e questo attirava qui le popolazioni vicine.

Le prime testimonianze di una comunità stabile risalgono però solo al II millennio a.C.: si tratta del Villaggio di Mursia con l’annessa necropoli.
Il Villaggio di Mursia, sulla costa nord-occidentale dell’isola, si trova in un’area che, in parte, è naturalmente protetta dallo strapiombo sul mare. Per completare la difesa fu innalzato un possente muro. Nel villaggio rimangono i resti di capanne circolari dotate di macine e bacini per la raccolta dell’acqua.
La stessa popolazione che costruì le capanne e le fortificazioni creò anche una necropoli. Qui sono stati costruiti dei monumenti funerari chiamati Sesi.
Le strutture si avvicinano ad altre create in analoghi ambienti mediterranei. Si tratta di costruzioni circolari, piene all’interno, con delle cavità sui fianchi che venivano usate per i riti funebri.

Dal IX sec. a.C. arrivarono a Pantelleria i Fenici. A loro si devono l’Acropoli di San Marco e il Tempio del Lago di Venere.
L’Acropoli di San Marco è stata recentemente sottoposta a campagne di scavo. Potrete vedere tracce di fortificazioni, grandi cisterne per l’acqua e numerosi elementi architettonici: qui sorgeva l’antica Cossyra. Il sistema delle cisterne è particolarmente interessate: fu questo a permettere agli abitanti dell’isola di raccogliere l’acqua piovana risolvendo così i problemi legati alla siccità. In zona sono state anche tre ritratti di epoca romana perfettamente conservati. I primi due, rinvenuti all’interno di una stessa cisterna, raffigurano Giulio Cesare e una figura femminile di nobile rango. Il terzo, ritrovato in una cisterna diversa, è un ritratto dell’imperatore Tito.

Sulle sponde orientali del Lago di Venere si trovano i resti di un Tempio di epoca punica. La struttura, comprensiva di portico, è addossata alla parete rocciosa. Probabilmente si trattava di più edifici che si affacciavano direttamente sul lago. Sono visibili anche le fondamenta di successivi rifacimenti di età ellenistico - romana. Nell’area è stato rinvenuto molto materiale ceramico: questo fa pensare all’uso del tempio per un arco temporale piuttosto lungo.

Sul lato orientale della baia di Scauri sono stati ritrovati moltissimi frammenti ceramici risalenti ad epoche diverse, tracce di magazzini e una fornace. E’ stata individuata anche la presenza di una villa risalente al IV – V sec. d.C: una struttura con fini abitativi a cui sono annesse delle grandi cisterne. A queste appartengono anche alcuni elementi architettonici di pregio e frammenti di mosaico.

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