La Fauna del Fiume Belice
Numerose specie di uccelli scelgono la Riserva della foce del fiume Belice per la nidificazione o per la sosta in fase migratoria.
Il Fratino, un piccolo uccello di ripa, preferisce costruire i propri nidi lungo il litorale sabbioso mentre la Gallinella d’acqua e il Beccamoschino prediligono le aree palustri.
Durante i periodi migratori non sarà difficile alzare la testa e scorgere, nel cielo sopra la foce del Belice, Aironi, Anatidi e diversi altri trampolieri in migrazione.
Con la scomparsa del paesaggio sabbioso e dunale da molte zone della Sicilia, sono scomparsi anche numerosi invertebrati che in questi ambienti trovavano le condizioni ottimali per la loro sopravvivenza: per molti insetti che vivono tra le dune e alcune specie endemiche siciliane di coleotteri, la riserva alla foce del Belice rappresenta l’ultimo rifugio e l’ultima speranza di vita.
E’ quello che accade, ad esempio, alla Cavalletta delle graminacee che prima era molto diffusa in Sicilia e che ora vive solo in alcune spiagge dove trova cespugli di Agripiro e Ammofila.
Nella riserva vive anche il Brachitripe megacefalo, la cui tana si riconosce per i caratteristici mucchietti di sabbia che accumula all’ingresso.
Ma il grande vanto della riserva è la splendida Caretta Caretta, la tartaruga marina che torna sempre a depositare le proprie uova qui, dove è nata.
Tutta la sua vita, compreso l’accoppiamento, si svolge in mare ma, quando devono riprodursi, si spingono sul litorale sabbioso e scavano le buche per nascondervi un cospicuo numero di uova che si schiuderanno poi dopo circa due mesi.
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