La Fauna del Lago Preola e Gorghi Tondi
Specie rare e nuovi avvistamenti…la riserva offre cibo e riparo a numerose specie di uccelli: il Cavaliere d’Italia che vola spingendo indietro le lunghe zampe, il Tarabusino, specie protetta dalle ali macchiate di nocciola chiaro, la Moretta tabaccata la cui sopravvivenza è sempre più a rischio e il Mignattaio dal becco lungo e ricurvo. Dovete cercare tra le canne se volete individuare gli splendidi e rari esemplari di Aironi rossi e dei più comuni Aironi cinerini, mentre tra le piante potrebbe saltellare l’Upupa con il suo becco ricurvo e la cresta a ventaglio. Il Falco di palude, la Poiana, il Gheppio sono i predatori che potreste vedere più facilmente.
Riconoscerete facilmente scivolare sull’acqua il maschio del Germano reale, per il caratteristico colore verde metallico della sua testa, la Folaga per il piumaggio nero e il becco bianco, il Tuffetto, che deve il suo nome all’abitudine di tuffarsi ripetutamente in acqua alla ricerca di cibo, il Fistione turco, il cui esemplare maschio ha il capo ricoperto da un bellissimo piumaggio oro-rossiccio e lo Svasso maggiore con la doppia cresta sul capo.
Le acque del Preola confortano Spatole, Garzette e stormi di Gru che, lasciata l’Africa, si dirigono verso l’Europa per la nidificazione.
Di notevole importanza è pure l’avvistamento sporadico ai Gorghi Medio e Basso della rarissima Anatra marmorizzata.
A pelo d'acqua, sotto il caldo sole di primavera, è possibile intravedere le Tartarughe palustri, specie protetta a livello comunitario, ormai legata ai pochi ambienti di acqua dolce rimasti integri nelle regioni mediterranee. Proprio nella riserva del Lago Preola e dei Gorghi Tondi è stata individuata una nuova specie di Emys Orbicularis, la tartaruga palustre europea un tempo molto diffusa ma ora confinata in quelle poche zone umide che sono necessarie alla sua sopravvivenza.
Di recente, nei pressi del lago Murana le guardie della riserva hanno avvistato un esemplare di Pollo Sultano. Inconfondibile per il suo caratteristico piumaggio blu e violaceo, non si vedeva in questi luoghi dagli anni ‘50. La scoperta è notevole in quanto il Pollo sultano è stato oggetto di un progetto di reintroduzione in alcune aree protette della Sicilia orientale. L’osservazione di Mazara del Vallo rappresenta la segnalazione più lontana dall’areale di reintroduzione e permette così di studiarne, in modo inaspettato, il comportamento.
Nel fitto della macchia mediterranea inoltre non mancano Volpi, Conigli e Istrici.
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