La Flora dello Zingaro
La riserva ha l’aspetto tipico di un paesaggio mediterraneo, inorgoglito dalla presenza di numerose specie e di importanti endemismi.
Vi consigliamo la visita nel periodo primaverile, quando si può godere dello spettacolo multicolore delle piante in fiore: quando Giaggioli, Zafferani, Papaveri, Ranuncoli, Garofanini, Fiordalisi di Sicilia, Bocche di Leone e Stelline Rupestri incantano con la loro bellezza.
Costruzioni sparse, antiche case coloniche oggi trasformate in musei, si nascondono tra olivi, frassini, mandorli e carrubi.
Sono state individuate circa 40 specie endemiche, fra cui è d’obbligo ricordare il Limonio di Todaro.
Esclusivo dello Zingaro, è arroccato nelle parte più scoscesa, sulle rupi di Monte Passo del Lupo, a circa 700 m d’altezza.
La stessa zona è di grande rilievo per essere uno degli ultimi stralci dei boschi di Leccio e sughereta, un tempo molto estesi in Sicilia ma ormai una rarità.
L'inaccessibilità dei luoghi fa si che vi crescano indisturbate l'Erba Perla, il Vilucchio Turco, la Perlina di Boccone.
Qui trovano ospitalità anche piccole Felci, Ciclamini e cespugli di Pungitopo, insieme ad esemplari di macchia bassa come Timo e Ginestra.
Nella riserva sono presenti molte specie tipiche del bacino mediterraneo che hanno in Sicilia ampia diffusione: il Ficodindia, albero da frutto che conta diverse varietà, il Cappero, il Finocchio marino, l’Oleandro, l’Alloro e la Malva. Nella parte alta, il paesaggio assume per ampi tratti l’aspetto di una prateria in cui è forte la presenza di erbacee che vivono bene anche in ambienti aridi.
Si tratta probabilmente di una formazione che segnala la precedente esistenza della macchia mediterranea.
Vi troviamo il Barboncino mediterraneo, con i suoi fiori rosso vivo, e la Disa, un'erbacea di alto sviluppo a portamento cespuglioso.
Inoltre si possono ammirare numerose orchidee terricole come l’Ofride e l’Orchidea di Branciforti.
A valle di Monte Acci, si trova una zona dominata da Giunchi e Carici, i quali creano un ambiente ideale per il Discoglosso, piccolo anfibio siciliano simile alla rana, ed il Granchio di fiume. Sono infatti ambienti molto simili a quelli delle rive dei corsi d’acqua e ospitano pertanto la loro flora tipica: Salice pedicellato, Olmo canescente e Trifoglino palustre.
Signora indiscussa della riserva è la Palma Nana che ne domina tutto il paesaggio con i suoi numerosi e solenni esemplari.
In genere si presenta come arbusto. Ma allo Zingaro ha trovato delle condizioni particolarmente favorevoli che l’hanno fatta crescere con portamento arboreo.
Unica palma che nasce spontaneamente nell’isola, risale ad un’epoca antecedente all’ultima glaciazione, quando il clima era tropicale.
Nel passato era spesso usata dalla popolazione locale per produrre oggetti d’uso quotidiano come scope, cestini, stuoie. Questo spiega il perché dei suoi nomi dialettali: Giummara, Scupazzu e Scuparina.
Chi fosse interessato a conoscere a fondo la flora della Riserva dello Zingaro può consultare l’erbario che è conservato presso il Centro Visitatori all’interno della riserva.
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